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Alimentazione sana

La caffeina: che effetto ha sull’organismo

La caffeina è un alcaloide, costituente fondamentale del caffè, ma presente anche in altre bevande, nel tè, nel cioccolato, nel matè, nel guaranà è in alcuni farmaci e integratori alimentari.

L’assorbimento della caffeina avviene nell’intestino ed è molto rapido (soprattutto del caffè tostato), tanto che il picco di concentrazione nel sangue si ha dopo un’ora dall’assunzione. Dal sangue, la caffeina arriva al fegato dove viene metabolizzata nelle ore successive.

Si tratta di una molecola che attraversa facilmente i nostri tessuti, infatti oltrepassa la barriera ematoencefalica, che sta a protezione del nostro cervello, la placenta e finisce anche nel latte materno.
Come spesso accade, anche per la caffeina è valido il detto “è la dose che fa il veleno”, infatti può portare effetti positivi oppure negativi sul nostro organismo in base al dosaggio, oltre che allo stato di salute della persona e al tempo di assunzione.

Ecco alcuni dei principali effetti della caffeina.

  • Aumenta la produzione di endorfine, che portano ad una sensazione di benessere, un maggior livello di attenzione e vigilanza e contrasta l’affaticamento.
  • Aumenta il livello di adrenalina e noradrenalina.
  • Aumenta la pressione arteriosa, anche se con un’assunzione costante questo effetto si attenua.
  • Aumenta il metabolismo, in particolare il consumo di grassi e il consumo di calorie per la termogenesi metabolica.
  • Aumenta la diuresi.
  • Aumenta la secrezione gastrica e favorisce lo svuotamento dello stomaco.
  • Protegge le cellule dall’ossidazione.
  • È un anticoagulante del sangue.
  • Aumenta l’eliminazione del calcio.
  • Riduce il rischio di alcune malattie, come il diabete di tipo 2 e la cirrosi epatica.
  • Aiuta a far passare alcune tipologie di mal di testa (le cefalee vasomotorie).

Per quanto riguarda gli effetti positivi è bene tener presente che essi sono stati dimostrati con l’assunzione di quantitativi di caffeina molto elevati. Prendiamo ad esempio la capacità della caffeina di aumentare il metabolismo e, di conseguenza, farci perdere peso. Il metabolismo aumenta a seguito dell’assunzione di almeno 500 mg (5-6 caffè), ma quantitativi così alti sono sconsigliati nella quotidianità.

Infatti, assumere dai 500 mg in su di caffeina porta a stati di ansia, insonnia, tachicardia, ipertensione e disturbi cronici. Il quantitativo solitamente consigliato corrisponde al massimo a 3 tazzine di caffè espresso al giorno, oppure 2 tazze di caffè all’americana.

Un consumo moderato di caffè può invece ridurre il rischio di mortalità per malattie croniche, come i tumori. Vi sono alcune condizioni in cui è consigliato limitare l’assunzione di caffeina, tra queste la gravidanza, l’allattamento, gli stati di ansia, alcune patologie cardiovascolari e dell’apparato digerente. Per qualsiasi dubbio è sempre bene chiedere al proprio medico. Riassumendo, si tratta di una sostanza che può aiutare il nostro benessere, oppure peggiorare il nostro stato di salute. Per questo motivo va assunta in modo equilibrato.

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